Alcool e recettori GABA del nucleo accumbens per effetti di rinforzo   

 

 

LUDOVICA R. POGGI

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno IX - 19 marzo 2011.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). La sezione “note e notizie” presenta settimanalmente note di recensione di lavori neuroscientifici selezionati dallo staff dei recensori fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci afferenti alla Commissione Scientifica, e notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società Nazionale di Neuroscienze.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Come e perché accade che una persona non adusa al consumo di bevande alcooliche, dopo un aperitivo o un paio di bicchieri di buon vino, possa tendere ad assumere altro alcool come se avesse già una tendenza compulsiva? Chi non lo ha mai sperimentato di persona, può comunque aver visto questa ricerca dell’ebbrezza in altri, magari in occasioni sociali in cui si cerca di alimentare la propensione alla spensieratezza e all’allegria. L’alcool etilico, che induce dipendenza e compulsività per effetto di una complessa disregolazione edonica che ha il suo fulcro nell’alterazione della plasticità dei neuroni dell’area tegmentale ventrale (VTA), può determinare a basse dosi, con processi e meccanismi diversi, la tendenza a cercare un altro bicchiere per raggiungere o conservare uno stato mentale percepito come piacevole e positivo.

Risultati recenti indicano che i recettori GABAA extrasinaptici, contenenti la subunità δ, sono sensibili a concentrazioni di alcool etilico da basse a moderate, suggerendo la possibilità che questi recettori medino gli effetti di rinforzo che si sperimentano quando si assumono moderate quantità di bevande alcoliche. Hong Nie e colleghi dell’Ernest Gallo Clinic and Research Center, University of California at Emeryville, e Department of Neurology and Wheeler Center for the Neurobiology of Addiction, University of California, San Francisco, hanno verificato questa ipotesi, fornendo una prima risposta al nostro interrogativo iniziale (Pfeifer J. H., et al. Extrasynaptic delta-containing GABAA receptors in the nucleus accumbens dorsomedial shell contribute to alcohol intake. Proceedings of the National Academy of Science USA 108 (11), 4459-4464, 2011).

L’alcool etilico o etanolo (CH3-CH2-OH) agisce primariamente sui canali ionici azionati dal ligando e dal voltaggio (es.: recettori per la glicina, nACh, 5HT3, NMDA, GABAA, canali del Ca2+ regolati dal voltaggio), ma la neurobiologia dell’intossicazione cronica è estremamente complessa ed include numerosi effetti neuroadattativi e neurotossici. E’ importante tenere distinti questi effetti, caratterizzati da modificazioni persistenti e potenzialmente permanenti dell’espressione genica e del regime di funzionamento di alcuni circuiti, dall’azione prodotta dalle basse dosi in organismi scevri da effetti pregressi dell’etanolo o di altre sostanze psicotrope, anche se sono stati descritti nell’intossicazione acuta alcolica alcuni adattamenti della fase cronica.

Per verificare se i recettori GABAA contenenti la subunità δ siano implicati e necessari per le risposte cerebrali all’assunzione orale di alcool etilico, i ricercatori ne hanno ridotto selettivamente l’espressione. A tale scopo, hanno impiegato la tecnica dell’RNAi virus-mediata, per ridurre l’espressione di subunità δ di recettori GABAA in ratti adulti, in regioni localizzate del nucleo accumbens.

La sperimentazione ha reso evidente che l’eliminazione della subunità δ nella regione del guscio mediale del nucleo accumbens, ma non nel core e nei gusci ventrale e laterale, riduceva la quantità di alcool assunto dagli animali.

In contrasto, il knockdown della subunità δ non determinava effetti sull’assunzione di una soluzione dolce di saccarosio al 2%, suggerendo che gli effetti sulla subunità dei recettori GABAA sono specifici per l’etanolo.

Questi risultati forniscono forti evidenze che i recettori extrasinaptici del GABA contenenti la subunità δ, nei neuroni del guscio mediale del nucleo accumbens sono critici per gli effetti di rinforzo orale dell’etanolo in assunzioni sporadiche a dosi basse o moderate.

 

L’autrice della nota ringrazia il Presidente della Società Nazionale di Neuroscienze, Giuseppe Perrella, con il quale ha discusso l’argomento trattato, e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che compaiono nelle “Note e Notizie”.

 

Ludovica R. Poggi

BM&L-19 marzo 2011

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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