Il
meccanismo di attivazione delle vescicole da parte di RIM
ROBERTO COLONNA
NOTE E
NOTIZIE - Anno IX - 05 febbraio 2011.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale
di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). La sezione
“note e notizie” presenta settimanalmente note di recensione di lavori
neuroscientifici selezionati dallo staff
dei recensori fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori
riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci afferenti
alla Commissione Scientifica, e
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società
Nazionale di Neuroscienze.
[Tipologia del testo:
RECENSIONE]
Il
secondo dei due lavori pubblicati sulla rivista Neuron e menzionato da Nicole Cardon nella nota che precede questa
(Note e Notizie 05-02-11 Nuove sui ruoli
di RIM nelle sinapsi) ha
indagato il meccanismo molecolare che consente alle proteine denominate RIM (da Rab3 interacting molecules), altamente concentrate in
corrispondenza delle zone attive della membrana presinaptica, di partecipare al
priming vescicolare determinando
l’attivazione delle vescicole stesse (Deng
L., et al. RIM Proteins Activate Vesicle
Priming by Reversing Autoinhibitory Homodimerization of Munc13. Neuron 69 (2), 317-331, 2011).
I ricercatori, che provengono dalla Stanford
University, Department of Molecular and Cellular Physiology e Howard Hughes
Medical Institute, sono stati coordinati da Thomas Südhof.
Come
è noto, le zone attive della membrana presinaptica mediano l’esocitosi delle
vescicole contenenti il neuromediatore che si legherà ai recettori
post-sinaptici. Le proteine RIM sono molecole strutturali delle zone attive, di
cui costituiscono con altre proteine l’impalcatura. Le RIM prendono parte al
processo plurimolecolare del priming
delle vescicole e, direttamente o indirettamente, interagiscono con le più
importanti proteine presinaptiche. In particolare, il dominio Zn2+ finger delle RIM lega il dominio C2A
del fattore di priming Munc13, che
forma un omodimero in assenza di RIM, ma genera un eterodimero con RIM.
La
sperimentazione condotta da Thomas Südhof e colleghi ha dimostrato che le RIM
mediano il priming vescicolare non
mediante l’accoppiamento di Munc13 ad altre proteine della zona attiva, come
precedentemente ipotizzato, ma attivando direttamente Munc13.
Specificamente,
i ricercatori hanno accertato che il dominio Zn2+ finger isolato era autonomamente in
grado di promuovere il priming delle
vescicole legandosi a Munc13, così revertendo l’omodimerizzazione
autoinibitoria di Munc13.
Il
prosieguo della sperimentazione, per il cui dettaglio si rinvia alla lettura
del lavoro originale, ha fornito riprove a conferma del meccanismo ipotizzato.
In
conclusione, appare evidente che l’omodimerizzazione inibisce la funzione di priming di Munc13 e, dunque, le RIM
attivano il priming impedendo
l’omodimerizzazione di Munc13.
L’autore della nota invita alla lettura delle recensioni di
lavori originali di argomento connesso che compaiono nella sezione “Note e
Notizie”.