La nicotina aumenta la scarica di dopamina nel sistema a ricompensa mediante plasticità glutammatergica

 

 

NICOLE CARDON

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno VIII - 23 ottobre 2010.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). La sezione “note e notizie” presenta settimanalmente note di recensione di lavori neuroscientifici selezionati dallo staff dei recensori fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento rientra negli oggetti di studio dei soci afferenti alla Commissione Scientifica, e notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società Nazionale di Neuroscienze.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

E’ un dato noto e confermato che la nicotina induce plasticità delle sinapsi glutammatergiche agenti sui neuroni dopaminergici dell’area tegmentale ventrale mesencefalica (VTA, da ventral tegmental area), implicata nella mediazione della gratificazione e nei processi alla base della dipendenza da sostanze psicotrope. Si ritiene, pertanto, che questa possa essere un’importante base delle proprietà di auto-rinforzo e ricompensa all’origine dell’abuso nicotinico del tabagismo che, come è noto, costituisce un veicolo di danno diretto e indiretto per la salute dei fumatori. Proprio la gravità dei rischi connessi con il fumo e la difficoltà nell’eradicare l’abitudine inveterata, giustificano l’interesse nello studio dei meccanismi molecolari, dei quali si sa ancora poco.

L’iniezione sistemica di nicotina aumenta nei neuroni dopaminergici dei roditori la proporzione di correnti mediate dai recettori AMPA del glutammato, rispetto a quella delle correnti mediate dai recettori NMDA dello stesso trasmettitore eccitatorio (la cosiddetta AMPA/NMDA ratio). Ming Gao e collaboratori delle Divisions of Neurology and Neurobiology, Barrow Neurological Institute, St. Joseph’s Hospital and Medical Center, Phoenix, Arizona, in uno studio recente, hanno verificato che questo fenomeno era associato ad un aumento della frequenza di scarica e del numero di neuroni dopaminergici attivi (Gao M., et al. Mechanisms Involved in Systemic Nicotine-Induced Glutamatergic Synaptic Plasticity on Dopamine Neurons in the Ventral Tegmental Area. The Journal of Neuroscience 30 (41), 13814-13825, 2010).

La sperimentazione ha verificato nei ratti, mediante registrazione dell’attività elettrica a 24 ore di distanza su sezioni sottili di tessuto (slice-patch recording), che una singola esposizione sistemica alla nicotina (0,17 mg/kg free base) era in grado di aumentare sensibilmente la ratio AMPA/NMDA nelle sinapsi gutammatergiche poste sui neuroni rilascianti dopamina della VTA. L’incremento delle correnti mediate dai recettori AMPA era già evidente entro un’ora dalla somministrazione e durava per almeno 72 ore dopo la monodose di nicotina. Ripetendo la somministrazione dell’alcaloide del tabacco, l’incremento della ratio giungeva fino all’8° giorno.

I ricercatori hanno accertato che l’effetto di aumento della ratio AMPA/NMDA era dovuto all’aumento delle correnti attraverso i recettori AMPA contenenti le subunità GluR1 e mancanti delle GluR2 e potevano essere elicitate dai recettori nicotinici dell’acetilcolina (nAChR) costituiti sia da subunità α7 che β2. Infatti, gli antagonisti selettivi per α7-nAChR e per β2-nAChR (rispettivamente MLA e MEC) da soli non erano in grado di prevenire l’effetto, mentre l’iniezione contemporanea dei due antagonisti risultava efficace in tal senso.

Nei topi knockout, rispettivamente per le subunità α7 e β2 dei recettori nAChR, l’esposizione sistemica alla nicotina era ancora in grado di elevare la ratio AMPA/NMDA. La preiniezione nei ratti di un antagonista dei recettori NMDA preveniva l’innalzamento della ratio, ma a tal fine non sono risultati efficaci, né un antagonista dei recettori dopaminergici né l’impiego di un inibitore della calcioneurina (ciclosporina).

Lo studio dell’attività dei neuroni della VTA dopo esposizione a nicotina, ha evidenziato che la trasmissione glutammatergica dei terminali sinaptici eccitatori posti sui neuroni dopaminergici era notevolmente aumentata, mentre la trasmissione inibitoria delle sinapsi GABA-ergiche non variava. Coerentemente, il rilievo extracellulare mediante la metodica di registrazione della singola unità in vivo, a 24 ore dall’iniezione di nicotina, ha fornito tracciati che indicavano un netto aumento della velocità di genesi dei potenziali d’azione dei neuroni dopaminergici e la conversione di numerose cellule a dopamina dallo stato silente a quello attivo.

Nell’insieme, i risultati ottenuti da Ming Gao e colleghi indicano che la nicotina sistemica, agendo attraverso le subunità α7 e β2 dei recettori nicotinici dell’acetilcolina, accresce la funzione glutammatergica pre e post-sinaptica con la conseguente induzione di plasticità. Tale cambiamento morfo-funzionale nelle sinapsi eccitatorie rilascianti glutammato, potrebbe costituire un primo adattamento nella sequenza di eventi che porta al rinforzo e alla ricompensa alla base del tabagismo.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Floriani per la correzione della bozza ed invita alla lettura delle recensioni dei lavori di argomento connesso che compaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE”.

 

Nicole Cardon

BM&L- 23 ottobre 2010

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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